Quali sono i documenti necessari alla certificazione dell’impianto di riscaldamento?
Occorre certificare che l’impianto termico sia stato correttamente installato e controllato.
Devono quindi essere compilati i seguenti documenti:
- dichiarazione di conformità dell’impianto termico (a cura dell’installatore o dell’impresa che effettua i lavori). Questo documento certifica che le opere siano state eseguite a norma di legge;
- libretto d’uso e manutenzione dei componenti, fornito insieme agli apparecchi;
- libretto di impianto completo di allegati;
- la Garanzia Convenzionale fornita insieme agli apparecchi
Sul libretto vengono riportati tutti i dati relativi all’impianto stesso (interventi di manutenzione, sostituzione di componenti, misure di analisi combustione, etc.). E’ bene conservare e mantenere aggiornato il libretto, per tutta la vita dell’impianto..
A chi verrà comunicato l’esito della diagnosi effettuata?
Il rapporto di controllo verrà inviato dal manutentore agli enti preposti. I controlli non verranno più effettuati a campione ma si partirà da coloro che non hanno effettuato gli interventi e del cui impianto non è arrivata alcuna notifica al catasto preposto. In seguito, le autorità, effettuaeranno controlli sugli impianti segnalati.
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Cosa sono le valvole termostatiche? Sono necessarie?
Le valvole termostatiche vengono installate sui radiatori e servono per regolare la quantità di acqua che scorre all’interno di ogni singolo radiatore e ad aumentare o diminuire la temperatura dell’ambiente.
Unite ad un termostato ambiente su cui l’utente imposta la temperatura desiderata secondo le fasce orarie della giornata.
In questo modo si può determinare la temperatura desiderata in ciascun locale della stessa abitazione, riducendo gli sprechi.
Se si ha intenzione di usufruire delle detrazioni fiscali l’installazione delle valvole termostatiche è obbligatoria.
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Esce del fumo bianco dalla caldaia, è normale?
I “fumi bianchi” sono il vapore acqueo prodotto dal riscaldamento del circuito.
Nelle caldaie tradizionali, i fumi, fuoriescono a temperature prossime ai 110°C, mentre nelle caldaie a condensazione gli stessi non superano gli 80°C (in media si aggira intorno ai 55°C): la maggior parte dei fumi vengono recuperati per produrre energia.
Le caldaie a camera stagna (Tipo C) hanno qualche vantaggio rispetto alle caldaie Tipo B: rendono di più, consumano meno ed hanno meno vincoli per l’installazione.
Le caldaie a condensazione permettono quindi, un risparmio maggiore.
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